Come si progettano le schede elettroniche?

In funzione della applicazioni delle schede elettroniche, si associano risorse hardware e software. Il team leader gestisce i progettisti e continuamente confronta i risultati con le esigenze tecniche ed economiche del cliente.

come si progettano le schede elettroniche

In questa pagina trovate la descrizione dettagliata delle fasi crtitiche che implicano aspetti tecnologici, produttivi ed economici.

COME SI PROGETTANO LE SCHEDE ELETTRONICHE PDF


STORIA ED EVOLUZIONE

PARTIRE DA ZERO

I 10 COMANDAMENTI PER LA PROGETTAZIONE SCHEDE ELETTRONICHE

AFFIDATI A BERNINI DESIGN


PREFAZIONE GRAMMATICALE E DEFINIZIONI

Il termine "progettazione elettronica" non è tecnicamente corretto e non è adeguato a descrivere il processo di progettazione delle schede elettroniche. Grammaticalmente non è sbagliato ma la frase "progettazione elettronica" non ha significati chiari. Potrebbe significare, ma non ha alcun senso pratico, una progettazione ELETTRONICA in cui ELETTRONICA è un aggettivo. Avrebbe senso ad esempio PROGETTAZIONE AUTOMATICA, PROGETTAZIONE ASSISTITA. Non riusciamo a trovare un termine 'ELETTRONICA' con significato di aggettivo. Altro senso è quando si parla di 'ACCENSIONE ELETTRONICA' o 'GUIDA ELETTRONICA'. In questa pagina approfondiamo i termini progettazione elettronica con riferimenti pratici. Per chi è abituato al termine, conserviamo il termine 'PROGETTAZIONE ELETTRONICA'. La progettazione elettronica consiste nel realizzare un dispositivo fisico che, utilizzando componenti elettronici ed eseguendo un software adeguato, riesce pienamente a soddisfare le caratteristiche funzionali richieste. Affida  quindi alla Bernini Design la progettazione elettronica per ridurre drasticamente il tempo di entrata sul mercato del prodotto. Ogni fase della progettazione è sincronizzata con la  nostra attività manifatturiera. La nostra struttura comprende laboratori per prove di affidabilità, prove distruttive, camere climatiche e complessi sistemi di simulazione. Eventuale emergente necessità in fase di progettazione è trasmessa in tempo reale ai laboratori. Il feedback immediato corregge il corso della progettazione prevenendo ritardi o grossolani errori di valutazione.

ELECTRONIC MANUFACTURING SERVICES

La vasta esperienza di progettazione elettronica in svariati settori è un enorme cuscino ammortizzatore che riduce i costi ed i tempi esecutivi della progettazione elettronica. Non è cosi semplice gestire dei ricambi dall'altra parte del mondo. Il mercato globale è una giungla di normative e limitazioni di impiego; è necessaria perciò una conoscenza globale di tutte le normative a livello mondiale. La progettazione elettronica deve tenere conto dei costi di produzione; sempre più verso il basso. In sostanza, la attività di progettazione elettronica dovrebbe essere eseguita da una struttura che ha una visione ed una esperienza quotidiana con la progettazione, la produzione, il mantenimento dei prodotti sul mercato.


STORIA RECENTE

EVOLUZIONE DELLA PROGETTAZIONE SCHEDE ELETTRONICHE

In passato si poteva considerare la progettazione schede elettroniche una attività chiusa in se stessa. Come ad esempio la attività di un consulente di traduzioni in una particolare lingua. Si fornisce il testo in italiano ed il consulente di ampia professionalità traduce il tutto non da dizionario ma dandone un senso compiuto e leggibile. Il traduttore professionale crea un ambiente di lettura adeguato per l'utente a cui è indirizzato il prodotto. Questo era vero per l'elettronica del passato. Bastava indicare uno schema elettrico oppure descrivere le funzione ed il progettista elettronico sviluppava i prodotti. Purtroppo questa filosofia di lavoro non è più valida. Oggi ci sono parametri nuovi che entrano in gioco. Il mercato globale richiede un export in svariate nazioni; occorre perciò una affidabilità totale e la armonizzazione del prodotto alle normative internazionali.


SVILUPPI POST ANNI 70 DELLA PROGETTAZIONE

Negli anni 70 si poteva andare ai mercatini della elettronica e comperare a 'peso' schede elettroniche di varia natura, specialmente da vecchi computer o sistemi di registrazione dati su nastro. Era un periodo di grande fermento. Molti 'hobbisti' toglievano componenti interessanti da queste schede essenzialmente di produzione americana. Iniziavamo ad entrare in modo preponderante i primi sistemi a microprocessore. Allora c'era una febbrile attività di progettazione schede elettroniche di qualsiasi tipo e natura. Nascevano anche i primi tools di progettazione circuiti stampati su work stations.

TIPICA SCHEDA ELETTRONICA ANNI 70

TIPICA SCHEDA ELETTRONICA ANNI 70

La continua evoluzione della elettronica impone la presenza di svariati componenti in grado di svolgere molteplici funzioni. E' cambiata l'economia e l'elettronica in Italia si adegua. Non si progettano più le centinaia di schede digitali per anno ma ci si concentra su prodotti speciali, con produzioni limitate ad alcune centinaia di pezzi anno. L'Italia è in grado di proporre oggetti speciali in cui trova sempre più spazio l'elettronica. Bernini Design è in grado di aiutarvi a sviluppare prodotti elettronici competitivi e tecnologicamente avanzati.


AFFIDATI A BERNINI DESIGN

LA PROGETTAZIONE CONTO TERZI

La progettazione schede elettroniche conto terzi è una attività che deve essere condotta insieme al cliente che meglio conosce i dettagli le necessità del prodotto. Noi trasformiamo queste necessità in soluzioni pratiche. Rendiamo in un certo senso viva la macchina in cui viene installato il prodotto da noi progettato. Il cliente esprime le necessità in termini funzionali hardware e software. Proponiamo degli schemi elettrici, dei diagrammi di flusso di funzionamento, delle bozze che illustrano fisicamente il prodotto, dei manuali o delle guide di utilizzo e tutto quanto per fare capire al cliente come si dovrebbe presentare il prodotto. Sempre più, perciò, una attività di collaborazione. Inizia poi una fase in cui si presenta un prototipo da installare sulla macchina o sul sistema destinatario. Inizia una fase di collaudo più o meno complessa-


PROGETTAZIONE E COLLAUDI

In casi particolari il collaudo è eseguito da una postazione remota, spesse volte il nostro centro studi e ricerche. Per mezzo di sistemi intelligenti remoti possiamo collaudare il prodotto a distanza. Non risulta necessario trasferire del personale per fare aggiornamenti al prodotto. Il prodotto è progettato appositamente per essere sviluppato e migliorato a distanza. Grazie ai protocolli TCP-IP che comunicano via INTERNET, possiamo perciò ottimizzare un progetto a distanza. Alla fine dei test possiamo tuttavia prevedere una fase di produzione preliminare. Si tratta di alcuni campioni 100% uguali a quelli previsti per la produzione di serie. Possono essere installati sul prodotto finale ed eventualmente controllati a distanza per correggere errori minori della automazione. Passiamo infine alla produzione della scheda elettronica su piccola, media o larga scala. Lo scopo della progettazione è soddisfare le esigenze del cliente. Ribadiamo l'importanza di vedere il risultato del lavoro della nostra progettazione elettronica.


LA PROGETTAZIONE SCHEDE ELETTRONICHE SECONDO BERNINI DESIGN

La progettazione schede elettroniche è una attività complessa che comprende lo sviluppo di tematiche software, hardware, meccaniche e commerciali. Non entriamo nel merito delle singole tematiche poiché differenti per ogni progetto. Per portare a termine una progettazione elettronica, ci atteniamo rigorosamente ad un digramma di flusso che normalizza l'intero processo.

La Bernini Design SRL opera dal 1984 in Italia ed Europa. Con il tempo ha unificato la progettazione elettronica secondo il seguente diagramma di flusso.

PROGETTAZIONE ELETTRONICA BERNINI DESIGN SRL

La progettazione elettronica professionale richiede molti anni di esperienza. Se il tuo progetto e la tua idea è molto importante e richiede parti elettroniche complesse affidati a Bernini Design per la

PROGETTAZIONE SCHEDE ELETTRONICHE

Se sei appassionato di elettronica e vuoi iniziare la attività di progettazione, continua nella pagina seguendo i nostri consigli.

PARTIRE DA ZERO

COME PROGETTARE LE SCHEDE ELETTRONICHE?

Le schede elettroniche sono costituite da un circuito stampato di forma geometrica definita su cui sono assemblati componenti elettronici. Solitamente le schede elettroniche hanno i componenti assemblati su una faccia denominata lato componenti. La faccia inferiore presenta connessioni e punti di saldatura e fissaggio. Schede complesse hanno componenti sulla faccia superiore ed inferiore. Schede molto complesse si sviluppano su più assi oppure, nel caso di circuiti flessibili, assumono forme curvate. Le schede elettroniche sono dotate di connessioni di varia natura per interfacciarsi ed essere alimentate. Alcune tipologie di schede comunicano via radio: le schede wireless.

LE FUNZIONI GENERICHE

Fondamentalmente le schede elettroniche hanno degli ingressi e delle uscite denominate funzioni generiche. Le funzioni svolte dalle schede elettroniche comprendono essenzialmente la generazione di operazioni sulle uscite in funzione dello stato degli ingressi. Per ingressi si intendono anche le linee di alimentazione, che possono essere anche batterie. Tipologie di ingressi sono sensori digitali od analogici, interruttori, pulsanti. Le uscite altrettanto digitali od analogiche con vari livelli di potenza.

La strada maestra è dettata dal committente. Esprime una necessità al progettista (in seguito TEAM LEADER) che deve essere convertita in una o più schede elettroniche oppure in una apparecchiatura elettronica.

PROGETTISTA O TEAM LEADER?

Il progettista con competenze generali di hardware e software sarebbe in grado di portare a termine il progetto autonomamente. Per progetti complessi il progettista deve essere un TEAM LEADER, per intenderci un direttore d’orchestra. Gestisce un progettista hardware altamente specializzato, un progettista software altamente specializzato, un tecnico addetto alla costruzione altamente specializzato e collabora con una persona con esperienza tecnico-commerciale. Il TEAM LEADER deve avere più conoscenze ed esperienza inerenti alla esigenze del cliente e concentrarsi sullo scopo finale. Deve avere nella propria mente la immagine chiara del prodotto nella sua totale funzionalità.

PROGETTISTA HARDWARE

Questa persona ha esperienza molto specifica nella elettronica hardware. In grado quindi di eseguire schemi elettrici a matita, schemi elettrici elettronici con CAD, conoscenze straordinarie di elettronica digitale, analogica e strumentazione. Alle spalle ha una ricca esperienza di laboratorio, alta manualità ed efficienza nella esecuzione dei prototipi. Ha una conoscenza globale di tutti i componenti elettronici ed ha la forma mentale per apprendere qualsiasi componente nuovo presente sul mercato.

COSTRUZIONE PROTOTIPO SCHEDA ELETTRONICA

Conosce le normative richieste in termini di sicurezza prodotto e normative guide nella progettazione di circuiti elettronici e circuiti stampati. Deve avere ampie conoscenza delle leggi termodinamiche e meccaniche in modo da realizzare un progetto solido ed affidabile. La persona in oggetto è orientata alla sperimentazione continua e prende ogni sconfitta come stimolo per imparare e migliorare. Preferibilmente è in grado di sbrogliare il circuito stampato.

PROGETTISTA SOFTWARE

Solitamente lavora con funzioni astratte. Ma il vero progettista SOFTWARE è la persona che riesce a rendere vivo un prodotto partendo da delle specifiche ben chiare. Un progettista software professionale è in grado di generare software organizzati in modo che un altro esperto di software sia in grado di eseguire modifiche od aggiornamenti.

 PROGETTISTA SOFTWARE

Il progettista software inoltre deve tenere ben presente la possibilità di esportare il lavoro su altre piattaforme hardware. In questo caso infatti il progetto potrebbe essere riutilizzato anche in caso che alcuni componenti siano sostituiti da altri. La obsolescenza è un fenomeno che influenza sempre più la vita dei prodotti elettronici e le schede elettroniche in particolare. Un buon progettista software, deve avere particolare cura nello sviluppo delle parti che costituiscono l'interfaccia uomo macchina. Deve prima di tutto affidarsi alla semplicità delle soluzioni ed al buon senso. Il buon senso è un concetto vasto ed a volte estremamente vago. Per sviluppare buoni prodotti, il programmatore del software deve

INTERPRETARE LE ESIGENZE DEL CLIENTE

La problematica fondamentale è comprendere le esigenze del cliente. Il cliente descrive le funzioni che deve svolgere la scheda, ma solo un TEAM LEADER esperto intuisce quello che la scheda elettronica NON DEVE FARE. Emerge chiaramente la necessità di avere vasta esperienza, e conoscenze di natura tecnica fisica, chimica, elettronica e meccanica.

LE ESIGENZA DEL CLIENTE

Il TEAM LEADER deve impressionare il committente per la qualità delle proposte dei commenti e soprattutto delle domande. Le domande stimolano il committente ad approfondire funzioni particolari


LA CHIAVE DI VOLTA

Il TEAM LEADER vede il prodotto finito, perfettamente funzionante nella propria mente. Finché non appare una immagine chiara e limpida non è possibile proseguire. Iniziano certamente i primi confronti con il progettista hardware e software. Questi confermeranno la fattibilità di certe funzioni. Si cerca poi di abbozzare una sorta di lista di componenti necessari. Il responsabile commerciale verifica la disponibilità sul mercato ed il costo dei materiali candidati.


IL MOMENTO DELLA VERITA’

Il TEAM LEADER presenta la proposta con relativa offerta redatta dal responsabile commerciale. Se il committente accetta si inizia la progettazione della scheda elettronica.


I DIECI COMANDAMENTI PER LA PROGETTAZIONE DELLE SCHEDE ELETTRONICHE

Se il vostro scopo è progettare schede elettroniche professionali, troverete utili le seguenti raccomandazioni. Alcune sembrano banali ma sono il segreto per progettare delle schede elettroniche che mantengono inalterato il funzionamento per decenni. Certo, nel nostro percorso di progettazione schede elettroniche, abbiamo fatto errori. Ma li abbiamo sempre considerati provocazioni per fare meglio. Ovviamente seguite anche le regole specificate nelle normative per eseguire i circuiti stampati e le regole standard internazionali per la progettazione.


COMANDAMENTO NR.1

“SEMPLIFICA” è sicuramente il più importante. Vale per il software, vale per l’hardware. Evitare complessità inutili, ridondanze di componenti. Cercare di limitare le periferiche connesse microcontroller. Per interfacciare una cella di carico, per esempio, non ha senso usare un integrato dedicato a 24bit. Utilizzando 2 ingressi AD in modo differenziale a 10 bit, con la tecnica di oversampling, possiamo avere certo minore risoluzione ma ottima  precisione. Si elimina un integrato! Il concetto è simile alla potatura di un albero da frutto: ne aumenta la potenza. Allo stesso modo, la razionale semplificazione fornisce un aspetto chiaro al progetto.  Dare molto più spazio agli elementi di protezione, quali resistori in serie. Non esagerare con decine e decine di condensatori fi filtro. Si ottiene, in certi caso l'effetto contrario. La insensibilità ai disturbi si ottiene con il percorso adeguato delle piste ed un buon nodo comune di massa. Prima di passare al CAD la via migliore è carta, matita e gomma: sistema infallibile per stimolare il cervello. I risultati sono garantiti. Il software, inoltre, è un tools che ha una straordinaria capacità di alleggerire il numero di componenti. L'uso ad esempio di un buon multiplexer (ben gestito) può fare risparmiare decine e decine di componenti analogici.

COMANDAMENTO NR.2

“COSA SUCCEDE SE” è un altro punto fondamentale spesso trascurato. In sostanza il progettista difficilmente vede i punti deboli del proprio progetto. Quando il prototipo è dal cliente, quasi per magia, appare immediatamente un problema. In altre parole occorre fare una tabella che contenga tutte le possibili cause, anche bizzarre, di guasto o procedura di utilizzo e connessione. Occorre fare una seria autocritica al proprio lavoro. Non occorre avere paura di fare prove o peggio ancora pensare che "sicuramente funziona". In nessun caso la scheda deve reagire in modo da creare gravi problemi. Immaginiamo ad esempio la interruzione di un collegamento. Basterebbe mettere un pullup od un pulldown; il microcontroller capisce che si tratta di un guasto. Immaginiamo ad esempio che di dissaldi un terminale del microcontroller. Occorre evitare che il driver, essendo floating, generi uscite indesiderate. Altro caso frequente, tipico dei sistemi alimentati a batteria, è la caduta della alimentazione in modo graduale molto lento. Si possono innescare fenomeni che introducono incertezze di funzionamento. Il sistema deve funzionare o non funzionare. Non ci devono essere vie di mezzo. Il cliente spesse volte evidenzia problematiche in quanto ha una metodologia 'casuale' nel collegare la scheda e come alimentarla. Il progettista, quando collauda segue una regola mentale che automaticamente maschera quello che " succederebbe se". Il WATH_DOG infine è importantissimo per prevenire anomali comportamenti della scheda. Ottimi i watct dogs interni ai microcontrollori. Ma la protezione assoluta si ottiene solo con watch- dog esterni. Il design è banale, non complica la scheda elettronica. I benefici sono immensi.


COMANDAMENTO NR.3

"ATTENZIONE AGLI OPTOISOLATORI". Le prestazioni degli opto isolatori non tengono conto della loro installazione sul circuito stampato. Potete  impostare ovviamente lo sbroglio del PCB secondo le normative di isolamento. Tuttavia considerare che la presenza di umidità e contaminanti possono degradare gli isolamenti. Altro parametro da valutare è la vita del trasmettitore. Evitare di lavorare al limite della  corrente e di mantenere permanentemente acceso  il trasmettitore. Questa filosofia permette di prolungare la vita di oltre 25 anni.

progettazione elttronica con fotoaccoppiatori

Non sottovalutare la variazione del CTR con la temperatura. Il CTR inoltre ha enormi variazioni anche nello stesso lotto produttivo. Certi foto accoppiatori a bassa corrente degradano molto le caratteristiche sia all'aumentare che al diminuire della temperatura. Certi optoisolatori migliorano il CTR all'aumentare della temperatura. Altri ancora la migliorano alle basse temperature ma peggiorano le caratteristiche dinamiche. Un test reale in camera climatica, o similare, praticato su alcuni campioni è sempre raccomandabile. Considerare infine gli effetti globali sulla scheda dovuti ad  un eventuale malfunzionamento del foto accoppiatore. Altro punto dolente, tipico degli optoisolatori ad alto CTR é la sensibilità ai disturbi. Usare circuiti  "Schmitt-trigger" addizioinali oppure utilizzare un port del micro predisposto di filtro digitale. Simulare disturbi random /vedi paragrafo seguente) per verificare tutti gli aspetti AC.


 COMANDAMENTO NR.4

"NON SOLO COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA". Certamente è indispensabile progettare la scheda elettronica rispettando le normative EMI; ma non basta.

progettare le schede elettroniche per il comando di solenoidi

Particolarmente critica è la progettazione di schede elettroniche che devono comandare carichi induttivi. La problematica fondamentale è la generazione di particolari pattern di disturbo elettromagnetico che provocano un reset indesiderato del processore. Non si tratta quindi della incapacità di comandare il carico induttivo, ma bensì di alterare il comportamento globale della scheda elettronica. Si raccomanda ovviamente l'inserimento dei diodi in antiparallelo. Ma la procedura ideale è collaudare la scheda senza in diodi. Questo permette di ottimizzare la "robustezza" del progetto. La ottimizzazione si ottiene generalmente con il buon layout. Chiaramente poi la aggiunta dei diodi FLYWELL garantisce una sicurezza completa. Per un collaudo esaustivo consigliamo di usare un piccolo rele con due lunghi fili saldati alla bobina di eccitazione. Creare alcune spire ed adagiarle sulle parti critiche della scheda. Creando manualmente uno scintillio si creano dei treni di disturbi che permettono di evidenziare problemi di reset o disturbi indotti su altre uscite.


COMANDAMENTO NR.5

 "EVITARE LO STAMPATO MONOFACCIA". Se lo scopo è una scheda professionale destinata a funzionare nel lungo termine, evitare assolutamente i circuiti monofaccia. Si dovrebbero usare unicamente per prodotti consumer, a basso costo, con vita prodotto limitata. Per limitata, senza offesa, non intendiamo progettata per guastarsi. Si tratta di prodotti che hanno vita breve per definizione in quanto presto sorpassati da dispositivi nuovi coinvolti nella evoluzione tecnologica.

EVITARE I PCB MONORAME

Il circuito doppia faccia, per mezzo dei fori metallizzati e grazie ad opportuno design delle piste, dissipa meglio il calore generato dai componenti.

Il circuito stampato doppia faccia aumenta esponenzialmente la affidabilità specie nei punti di connessione di parti elettromeccaniche quali connettori, cavi, relè, pulsanti ed accessori vari. Le microvibrazioni a loro associate provocano spesso problemi di continuità elettrica.


COMANDAMENTO NR.6

 "IL PRIMO SOFTWARE DA FARE".   Non immergetevi immediatamente nel software finale. Considerate il progetto come una pianta da frutto. Prima deve essere ben coltivata e potata regolarmente. Certo non perdete mai di vista lo scopo finale. Prendete dimestichezza con l'hardware sviluppando un software di test. Questo permette di verificare se la piattaforma hardware è compatibile con le esigenze del software. Prima di tutto  mantenete almeno un UART disponibile per il TROBLESHOOTING. Direttamente dalla seriale potete catturare le informazioni essenziali: stabilità delle letture analogiche e funzionamento adeguato degli input-output, adeguatezza della interfaccia display e pulsanti della tastiera. Mettete bene a punto di driver fondamentali unitamente ai propri watch-dog ove necessario.


COMANDAMENTO NR.7

"EEPROM E MEMORIE FLASH". Sono una parte estremamente critica specialmente se immagazzinano parametri e flags di sistema. La tecnologia di per sè è estremamente affidabile. Il collo di bottiglia è la gestione della scrittura in momenti in cui la scheda è sottoposta ad intensi disturbi elettromagnetici od instabilità della tensione di alimentazione. Per ovviare, prima di iniziare una scrittura, il processore deve essere conscio della propria tensione di alimentazione.

REGOLE PER PROGETTARE SCHEDE ELETTRONICHE

Una volta iniziata la scrittura, il circuito deve avere sufficiente energia per completare la scrittura (calcolo dei condensatori di supporto alla alimentazione). Certamente un piccolo supercap  è di aiuto. Altra strategia è salvare in almeno 3 zone di memoria ed eseguire i controlli di congruenza. Evitare di scrivere dati parziali costituiti da lunghi pacchetti. Alla rilettura, tutto appare incongruente. Scrivere solo se si ha il tempo necessario per tutta la stringa. Il software deve presentare all'utente opzioni di sicurezza in caso di corruzione della memoria. Analizzare accuratamente il comportamento durante le cadute di tensione, specie se se si dispone di watch dog esterno.


COMANDAMENTO NR.8

 "SISTEMI MISTI 3,3V E 5V E CIRCUITI DI ALIMENTAZIONE". La sorgente numero uno di guai è sicuramente la gestione delle alimentazioni della scheda elettronica. Particolarmente complessa è la situazione in cui ci sono componenti misti a 3,3V e 5V. In primo luogo occorre verificare che in qualsiasi situazione non ci siano ingressi a 3,3V a contatto con sorgenti a 5V. Garantire sempre una resistenza serie per evitare di distruggere il diodo parassita interno.

PROGETTQAZIONE ELETTRONICA SCHEDA A 3,3V E %V

Solitamente il processore è alimentato a 3,3V. La cosa migliore è verificare che il 3,3V sia la alimentazione che arriva per prima e sia l'ultima a cadere. In questo modo il processore ha la possibilità di gestire tutte le risorse a tensione diversa. Usare sempre diodi zener, appositamente dimensionati, in antiparallelo alle alimentazioni. In caso di sovratensioni entreranno in corto circuito per proteggere tutti i componenti. Fare diverse prove di alimentazione con lentissimi fronti di salita e lentissimi fronti di discesa. Verificare il comportamento globale.


COMANDAMENTO NR.9

"RISOLUZIONE E PRECISIONE". Non confondere mai risoluzione e precisione. Non entriamo nel merito della monotonicità (argomento complesso). Prima di tutto occorre rispettare le specifiche che deve avere il progetto. Tuttavia è facile farsi ingannare, ad esempio, dalla esagerata risoluzione dei convertitori (esempio 22 bit) quando la scheda non può supportare la presenza di un adeguato riferimento di tensione. Caso peggiore inoltre, quando il riferimento dell'AD è la alimentazione stessa della scheda. Un convertitore ad alta risoluzione costa pochi euro, ma il costo di un riferimento di precisione costa centinaia di euro. Quali sono le soluzioni? Prima di tutto considerare la precisione delle letture. Se si richiede uno 0,5% è sufficiente un AD da 10 bit. I riferimenti interni agli AD devono essere usati con larga cautela: variano molto da CHIP a CHIP. Sono largamente usati per altri scopi, non la precisione. La precisione può essere aumentata implementando una calibrazione software. Le costanti possono essere memorizzate in flash. La procedura di calibrazione si attiva nella fase di collaudo della  scheda. Un riferimento esterno da 200 Euro permette la calibrazione di un numero infinito di schede!. Il tempo richiesto per una buona calibrazione è solo pochi secondi. In altre parole 20 centesimi di euro a scheda.


COMANDAMENTO NR.10

"QUELLO CHE NON SI COLLAUDA SI DEVE RITENERE NON FUNZIONANTE". Questa dovrebbe essere una regola permanente in ogni progetto. Mantenere un quaderno in cui annotare tutti i dettagli da collaudare. Seguire una chiara CHECK LIST come seguono i piloti degli aerei prima di iniziare il volo. Mai fidarsi della propria memoria. Scrivere ed arricchire la CHECK LIST progressivamente con l'aumentare dei progetti.

IL COLLAUDO DINAMICO ON/OFF/ON/OFF E' UN METODO EFFICACE PER VERIFICARE LA RESISTENZA DEL PRODOTTO AI  TRANSITORI DI ALIMENTAZIONE

COLLAUDO DINAMICO SCHEDE ELETTRONICHE

Questo è il modo migliore per tenere traccia dei propri progressi ed esperienza. Usare si il supporto informatico, ma l'uso di carta e penna è il metodo migliore per creare nuovi  circuiti neuronali nel proprio cervello. Il collaudo dinamico in cui una logica programmabile attiva e disattiva la alimentazione fornendo eventi random agli ingressi è la metodologia migliore per evidenziare particolari difetti hardware e software.


BERNINI DESIGN ITALIA SRL

PRODUZIONE SCHEDE ELETTRONICHE

ZONA IND. 46035

OSTIGLIA (MN)

IVA IT01453040204

TEL. 335 70 77 148

bernini@bernini-design.com

Scroll to Top